Brevetto unitario verso l’entrata in vigore: le 6 domande fondamentali
L’entrata in vigore del brevetto unitario è ormai vicina. Per capire di cosa si tratta, quali cambiamenti comporta e come si pone rispetto alle esistenti forme di tutela brevettuale, abbiamo raccolto in questo articolo le risposte alle 6 domande fondamentali sull’argomento.
Che cos’è il brevetto unitario?
Il brevetto unitario (per esteso “brevetto europeo con effetto unitario”) è una nuova forma di tutela brevettuale. Sarà rilasciato dall’Ufficio Europeo dei Brevetti (EPO) e permetterà di ottenere la protezione uniforme e contemporanea nei paesi UE che hanno aderito all’Accordo UPC. Le basi di tale iniziativa legislativa sono state gettate nel 2012 attraverso un trattato intergovernativo stipulato tra 25 Paesi europei e il Parlamento europeo.
Cosa cambia con il brevetto unitario?
Il brevetto unitario porterà vari cambiamenti non solo nell’estensione geografica della tutela, ma anche nell’iter di registrazione, nelle traduzioni e nelle questioni di violazione e validità.
Innanzitutto sarà possibile ottenere la tutela brevettuale unitaria presentando una sola domanda all’EPO, che diventerà l’unico ente incaricato di gestire tutta l’amministrazione. I titolari di brevetto unitario pagheranno un’unica tassa di rinnovo all’EPO senza la necessità di pagare tasse di mantenimento nei singoli Paesi. Ci saranno quindi una sola procedura, una sola valuta (Euro) e una sola scadenza. I singoli processi di convalida nazionali previsti dal tradizionale brevetto europeo non saranno più necessari, riducendo così i costi da sostenere e i processi burocratici.
Nel periodo transitorio di 7 anni (prorogabile a 14) dall’entrata in vigore, le lingue ufficiali per le traduzioni saranno l’inglese, il francese e il tedesco. Terminata questa fase, la traduzione in una di queste tre lingue non sarà più obbligatoria. In materia di violazione e validità, il Tribunale Unificato dei Brevetti (TUB in italiano, UPC in inglese) avrà l’esclusiva competenza in tutti gli Stati membri aderenti. Lo stesso avrà inoltre esclusiva giurisdizione per le controversie relative ai tradizionali brevetti europei negli Stati aderenti all’Accordo, salvo specifica richiesta di opt-out.
>> Leggi il nostro approfondimento sul Tribunale Unificato dei Brevetti e il diritto di opt out
In quali paesi europei sarà valido il brevetto unitario?
Il trattato è stato sottoscritto da 25 Paesi europei su 27. La Spagna ha deciso di non aderire al sistema del brevetto unitario, mentre la Croazia è entrata nell’Unione Europea solo nel 2013, dunque dopo l’entrata in vigore del trattato.
Quando il brevetto unitario entrerà in vigore, la protezione sarà valida nei 17 Stati membri che avranno ratificato l’Accordo UPC, relativo all’istituzione del Tribunale unificato dei brevetti. I Paesi in questione sono: Austria, Belgio, Bulgaria, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Slovenia e Svezia.
Nel computo è inserita anche la Germania, alla cui ratifica ufficiale conseguirà l’entrata in vigore dell’Accordo. Si prevede poi nel tempo ratifica anche degli altri Paesi aderenti all’Accordo (Cipro, Grecia, Irlanda, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia e Ungheria).
Questa discrepanza nelle tempistiche della ratifica darà probabilmente origine a brevetti unitari con copertura territoriale diversa a seconda del periodo di concessione. La copertura rimarrà infatti la stessa per tutta la durata del brevetto, indipendentemente da ratifiche avvenute successivamente alla data di concessione.
Quand’è prevista l’entrata in vigore del brevetto unitario?
A oggi non c’è ancora una data precisa, ma è probabile che il brevetto unitario entrerà in vigore nella prima metà del 2023.
Cosa distingue il brevetto unitario dal brevetto europeo?
L’estensione territoriale della tutela. Il brevetto unitario è un unico titolo che ha valore negli Stati che hanno ratificato l’Accordo fintanto che viene mantenuto in vita. Il brevetto europeo, invece, è un insieme di titoli brevettuali con efficacia nazionale nei singoli Paesi per cui è stata fatta richiesta e nei quali viene singolarmente mantenuto in vita.
Il brevetto unitario si sostituirà ai brevetti nazionali e al brevetto europeo?
No, il brevetto unitario si affiancherà alle forme di tutela brevettuale nazionale e sarà una opzione ulteriore di protezione a livello europeo.
Ciascun titolare, una volta arrivato a concessione il brevetto europeo, potrà scegliere se avvalersi dell’effetto unitario ed eventualmente affiancarlo alla convalida nazionale nei paesi che non hanno ratificato l’Accordo, oppure continuare a perseguire esclusivamente la strada delle convalide nazionali.
>> Leggi il nostro approfondimento su come depositare un brevetto europeo